Il Centro di Documentazione e Studio sulla Sartiglia

La collaborazione tra la Fondazione Oristano (già Fondazione Sa Sartiglia), l'Archivio Storico comunale e altre istituzioni culturali, hanno reso possibile nel 2011 l'allestimento dell'area espositiva del Centro di Documentazione e studio sulla Sartiglia, istituito dalla stessa Fondazione nel 2007, sotto l'egida dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano. Tra i compiti del centro vi sono la ricerca, l'analisi e lo studio della giostra equestre, finalizzati ad una conoscenza sempre più approfondita della manifestazione, della sua genesi e delle trasformazioni avvenute nel corso del tempo.

Attualmente la nuova area espostiva del Centro di Documentazione e Studio sulla Sartiglia è ospitata al piano terra dell’elegante “Palazzo Sanna” in via Eleonora 15, struttura comunale destinata all’attività della Fondazione Oristano.

Ancora oggi non è possibile affermare con certezza in quale momento storico e per quale circostanza particolare si sia svolta la prima Sartiglia in Oristano mentre, i numerosi documenti rinvenuti presso l'Archivio Storico del Comune di Oristano, riferiscono con abbondanza di particolari le edizioni della corsa svoltesi a partire dal XVI secolo.
Il Centro di Documentazione e studio sulla Sartiglia, in collaborazione con l'Archivio Storico Comunale di Oristano e con numerosi altri archivi, ha iniziato la ricerca oltre che la catalogazione di tutti i documenti che testimoniano la corsa oristanese ma non solo. Prosegue l'opera di raccolta delle testimonianze che ricordano le edizioni della Sartiglia e delle numerose corse all'anello svoltesi nelle città di Cagliari, Sassari ed Iglesias, documentate in occasione di feste e celebrazioni importanti nella Sardegna del Seicento.
Mascherate, giostre e rappresentazioni costituiscono anche nella nostra isola, così come nel resto d'Italia e nell'Europa di età barocca, i principali intrattenimenti organizzati in occasione di particolari eventi come matrimoni di re e regine o nascite di principi ereditari. Le rappresentazioni, organizzate dalle autorità civiche, costituivano una occasione di svago per la popolazione che da spettatrice partecipava allo spettacolo.
La Oristano del Settecento, così come dimostrano le testimonianze documentarie, riconosce ai gremi, le corporazioni di mestiere, un ruolo fondamentale nella società e nell'economia del tempo e in quanto tali, sono i protagonisti anche nei momenti di festa.
Nel 1722, i festeggiamenti organizzati per celebrare le nozze del re Carlo Emanuele con la regina Cristina di Sulzbach, vedono la partecipazione di tutti gremi, contadini, falegnami, ferrai, figoli, muratori, scarpai e sarti. Il ricco programma degli eventi vede i gremianti impegnati nelle colorate mascherate e nelle corse equestri, in particolare i contadini corrono alla stella. È la più antica notizia della corsa alla stella e i contadini, da allora sino ad oggi, perpetuano questa antica tradizione.
Sono ancora numerose le tessere mancanti al nostro puzzle sulla storia della Sartiglia, ma confidiamo, con l'intervento degli studiosi e la collaborazione di tutti coloro che hanno piacere di offrire al Centro di Documentazione la propria collaborazione, di aumentare le nostre conoscenze perché siamo convinti che la valorizzazione e la promozione della manifestazione passa attraverso il percorso della conoscenza e degli studi.

LE COLLEZIONI DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SULLA SARTIGLIA

In occasione della Sartiglia 2019 è stata inaugurata la nuova esposizione del Centro di Documentazione sulla Sartiglia, che si caratterizza per la sua presentazione interattiva e multimediale. Innovazione nella tradizione: la storia e le storie della Sartiglia di Oristano sono raccontate in un percorso esperienziale e didattico che, prendendo spunto dall’architettura dei locali, passa in rassegna ai protagonisti, alle fasi e ai documenti inerenti la giostra. L’ingresso dalla centralissima via Eleonora accompagna i visitatori in un percorso che prende il via dalla presentazione dei Gremi, le antiche istituzioni depositarie storiche della Sartiglia. La possibilità di consultare attraverso una postazione multimediale la documentazione d’archivio offre, a chi volesse saperne di più, l’opportunità di conoscere più da vicino queste secolari associazioni, mostrandone la storia, le attività e il ruolo nella Sartiglia. Pannelli espositivi con traduzioni anche il lingua inglese, accompagnano il viaggio alla scoperta della giostra: dai Gremi ai Componidoris, dalla corsa alla stella alla corsa alle pariglie, passando attraverso i colori e i suoni della giostra. Il visitatore si immerge nel cuore della storia e delle emozioni della Sartiglia in un itinerario arricchito dell’esposizione di cimeli della giostra e dei suoi protagonisti. Un’apposita sezione è dedicata alle rosette ed alla loro preparazione, mentre un’installazione diffonde in tutto il Centro di Documentazione i ritmi della corsa, richiamando il ruolo e i suoni dei tamburini e dei trombettieri. L’atmosfera della corsa alla stella e delle evoluzioni a pariglia rivive nei numerosi supporti multimediali che ripropongono immagini e documenti del passato e delle edizioni più recenti della giostra. Non mancano i riferimenti alle giostre del Mediterraneo e in particolare all’Ensortilla minorchina e all’Alka di Signo, giostre all’anello che condividono con la Sartiglia di Oristano un’antica tradizione equestre e un consolidato rapporto di amicizia e di scambi culturali. Partendo dall’attento lavoro di ricerca presso gli archivi storici, unitamente alla conservazione e valorizzazione delle donazioni di fotografie e ricordi della giostra donati al Centro di Documentazione, l’esposizione intende promuovere e valorizzare la giostra oristanese. Illustrando la storia della Sartiglia, presentando le più antiche fonti documentarie e descrivendo il lungo percorso della sua evoluzione nel corso dei secoli, il Centro di Documentazione della Sartiglia intende far conoscere questa importante manifestazione equestre della Sardegna, tra le più antiche dell’Europa e del Mediterraneo, mostrando il fascino del suo antico cerimoniale ed evidenziando i valori di questa tradizione vivente che è diventata uno dei simboli dell’identità oristanese. 

Orari dal lun al ven 08.30/13.00 - 15.30/19.30
via Eleonora 15, Oristano

costo biglietto € 2,00
I bambini dai 4 anni in su pagano il biglietto intero. I bambini fino ai 3 anni non pagano il biglietto.

Per maggiori informazioni è possibile contattarci al 0783303159 o alla mail [email protected]

Centro di Documentazione e Studio sulla Sartiglia
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EL JOCH DE LA SORTILLA: ORISTANO E IGLESIAS, DUE REALTÀ A CONFRONTO

La corsa della Sartiglia, che nel corso dei secoli, così come confermato dalle numerose attestazioni documentarie, ha segnato le celebrazioni di importanti eventi nella città di Oristano, ha rappresentato un divertimento ed un intrattenimento per il pubblico anche presso altre importanti città della Sardegna in occasione di particolari festeggiamenti.

Durante i secoli della dominazione spagnola, sono infatti documentate corse all'anello nelle Città Regie di Cagliari, Sassari ed Iglesias e, in tutte le edizioni, l'occasione della festa era del tutto straordinaria. In generale l'ascesa al trono di un sovrano, la nascita ed il matrimonio di un principe erano gli eventi che venivano festeggiati presso le principali città del regno con divertimenti e giochi equestri, tra questi spiccano le corse all'anello.

Particolarmente interessante e ben documentata è la corsa all'anello svoltasi nel 1615 ad Iglesias. La straordinaria occasione della Sortilla iglesiente fu offerta dai solenni festeggiamenti organizzati per il ritrovamento del corpo di Sant'Antioco nella catacomba dell'omonima città.

La corsa all’anello segnò le celebrazioni del trasferimento delle reliquie del santo che dall'antica città di Sulci vennero traslate nel capoluogo iglesiente.

Il documento che ricorda questo evento è particolarmente prezioso per la storia delle Sortilles in Sardegna in quanto, come in una cronaca, con dovizia di particolari sono riportate le fasi della corsa, le fogge ed i colori dei costumi indossati dai cavalieri partecipanti ed in particolare quello del Mantenidor, titolo riferito al capo della corsa, così documentato anche nelle Sortilles oristanesi del XVI, XVII e XVIII secolo.

Documento Sortilla 1547


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