I Cavalieri
I cavalieri rappresentano senza dubbio una della componenti principali della Sartiglia. Ogni anno il passaggio dell’imponente corteo, degli eleganti cavalli riccamente bardati a festa con fiocchi e rasi colorati, montati da cavalieri rivestiti dei preziosi costumi della tradizione sarda e di quella spagnola, esprime la crescente ricerca della ricchezza e della bellezza curata dai cavalieri della Sartiglia.
I protagonisti a cavallo della manifestazione, ormai da alcuni anni, sono 120. In entrambe le giornate partecipano 40 pariglie, ciascuna di tre elementi, comprese le due pariglie dei Componidoris. Tale ordine è relativamente recente giacché nei primi decenni del Novecento, secondo le più antiche immagini in nostro possesso, partecipavano alla Sartiglia poche decine di cavalieri, mentre a partire dagli anni Cinquanta aumentò la partecipazione sino a raggiungere il numero di cento già negli anni Ottanta. Sino a pochi decenni fa partecipavano alla manifestazione oristanese numerosi cavalieri provenienti da altri comuni, in particolare ricordiamo la presenza dei cavalieri di Abbasanta, di Sedilo, di Palmas Arborea, di Sinnai, di Dolianova e di altre comunità della Sardegna dove vi era la tradizione delle corse a pariglia. In questi ultimi anni la partecipazione è riservata quasi esclusivamente a cavalieri oristanesi poiché è cresciuta in città la passione equestre nei giovani che vogliono quindi partecipare alla manifestazione. I cavalieri fanno tutti riferimento all’Associazione Sportiva Dilettantistica “Cavalieri Sa Sartiglia” che, nata nel 1980, coordina circa 200 cavalieri e provvede ogni anno, attraverso le prove di selezione, a segnalare l’elenco dei 120 cavalieri partecipanti.
La preparazione dei cavalieri alla Sartiglia dura un anno intero. Infatti sia chi possiede un proprio cavallo, sia chi dovrà provvedere al reperimento dell’animale attraverso il prestito da parte di un amico o un conoscente, è a lungo impegnato nella fase di preparazione atletica e nell’affiatamento con gli altri componenti della pariglia. Nel corso di questi ultimi anni la preparazione e l’ardimento dei cavalieri oristanesi ha raggiunto livelli di alta scuola. Le esibizioni delle evoluzioni, che rappresentano l’estrema manifestazione dell’affiatamento e della preparazione di sei componenti, i tre cavalli e i tre cavalieri, dimostra i livelli di preparazione e di passione raggiunti dalle pariglie. Ma se il passaggio nella via Mazzini è frutto dell’armonia del terzetto, la straordinaria galoppata nel percorso della Cattedrale rappresenta il momento di abilità e fortuna del singolo cavaliere. Infatti, chi tra i cavalieri ha la fortuna di essere chiamato da su Componidori per tentare la sorte nella discesa alla stella, sperimenta in prima persona ogni volta un’emozione straordinaria, che diventa ancora più forte se coronata dalla fortuna di cogliere quella agognata stella, sospesa ad un nastro verde sotto il campanile della Cattedrale della città.