L'altare ritrovato

Un angelo nero, con una spada e una palma nelle mani.
Con questa eccezionale scoperta, fatta da Alberto Severino durante i lavori di restauro dell’altare della Chiesa di San Giovanni dei fiori, nella Cappella del Gremio dei Contadini, è stata inaugurata l'edizione 2015 oristanese di Monumenti aperti. Al presidente del Gremio di San Giovanni Tore Carta è toccato il compito di presentare i risultati del restauro. Una scoperta straordinaria, per la tecnica con cui il dipinto è stato realizzato, per il significato, ma soprattutto per l’unicità della rappresentazione.
L’angelo nero si trova alla sinistra di San Giovanni Battista, ma anche l’angelo alla destra, oggi bianco, secondo il restauratore Alberto Severino in realtà originariamente era nero. Due angeli, dunque, presumibilmente entrambi neri, realizzati con la tecnica dell’affresco sull’intonaco, una tecnica rarissima in Sardegna dove solitamente si preferiva la tempera. E proprio con la tempera furono eseguiti i dipinti che coprivano i due angeli scoperti.Nel delicato intervento di restauro Alberto Severino ha fatto l’eccezionale scoperta, sotto sei strati di intonaco, prima un indizio poi un altro e infine la conferma: sotto le raffigurazioni dei genitori di San Giovanni (Elisabetta e Zaccaria) c’erano due affreschi, uno dei quali poco alla volta ha mostrato il volto nero.
Il restauro dell’area presbiteriale della chiesa di San Giovanni Battista, realizzato dalla ditta MAART Restauro d’Arte, curato da Alberto Severino con la supervisione della Soprintendenza dei beni culturali di Cagliari e Oristano è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Banco di Sardegna e del Gremio dei Contadini.

Successivamente è stata richiesta un’indagine chimico-stratigrafica su alcuni campioni di pellicola pittorica prelevati dai dipinti che decorano la Cappella della Chiesa di San Giovanni dei Fiori a Oristano.  L’indagine è stata eseguita allo scopo di determinare la natura dei pigmenti utilizzati e verificare eventuali fenomeni di viraggio cromatico degli incarnati.
Al seguente link è possibile consultare una prima relazione conclusiva a seguito delle indagini di laboratorio realizzate da R&C Art S.r.l. - Altavilla Vicentina (VI)

Aggiornamento al: 
14/06/2016


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