Sartiglia - Nelle 2 giornate 40 stelle
L’edizione 2008 della Sartiglia è arrivata al termine. Per i due Gremi, quello dei contadini e quello dei falegnami, tanta soddisfazione e per il pubblico, come sempre, uno spettacolo affascinante.
La domenica, per il Gremio dei contadini guidato da Nando Faedda, su Componidori è stato Attilio Balduzzi, conosciuto medico oristanese e grande appassionato di cavalli e di Sartiglia; al suo fianco Livio Urru e Sandro Solinas.
Ben 73 le discese che il capo corsa ha voluto in via Duomo e 24 le stelle colte, prime su tutte le 3 stelle d’argento della pariglia del capo corsa e la stella d’oro conquistata con su ‘stoccu’ proprio da su Componidori.
Le altre stelle d’argento sono state: Antonello Bassu, Gianluca Mugheddu, Elisabetta Sechi, Maurizio Casu, Sergio Ledda, Enrico Fiori, Antonio Murruzzu, Davide Fiori, Piergiorgio Cabitza, Francesco Serra, Davide Musu, Pietro Putzulu, Andrea Brai, Nicola Figus, Marco Fenu, Marco Mura, Anthony Maccioni, Matteo Licheri, Alessandro Cossu e Roberto Ponga.
Suggestivo il momento della vestizione, avvenuta con puntualità, nella sede del Gremio dei contadini in via Aristana. Visibile sul volto di Attilio Balduzzi l’emozione del momento, che sino al giorno prima, nella ricorrenza della Candelora, aveva voluto o comunque cercato di nascondere. Scroscianti gli applausi al momento del brindisi tra il Componidori e i rappresentanti del Gremio che avviene come da rito un attimo prima della sistemazione della maschera, che trasforma il volto di Attilio Balduzzi nel volto di un semi-dio.
Il momento della salita a cavallo resta sempre il più emblematico e suggestivo di tutta la vestizione; per pochi minuti tutto tace, il cavallo entra nella sala e a questo punto tutto è nelle mani di su Componidori. Lasciare la ‘mesitta’ per salire sul cavallo è il gesto che scandisce in maniera netta il momento in cui il semi-dio è ‘al comando’ della città di Oristano.
Lunedì, ad intervallare le due Sartiglie ‘dei grandi’ è arrivata la Sartigliedda, che con la sua 27° edizione ha presentato tante novità. Prima su tutte la partecipazione alla manifestazione non solo dei mini-cavalieri del Giara Club, ma anche di quelli dell’associazione Giara Oristanese. Altra novità le stelle, ideate e volute dal patron Antonio Casu; non sono più in latta ma in acciaio placcato in oro, e se infilzata, quella de su Componidoreddu, diventerà trofeo da portare a casa per il piccolo capo corsa, che in questa edizione è stata una giovanissima lei, Carmen Murru.
L’impresa di infilzare la stella le è riuscita molto bene, e non solo a lei ma anche al suo secondo Gianluca Manunza e ad altri undici mini-cavalieri: Roberta Olia, Marco Lotta, Alessandra Murru, Alessia Carta, Marta Piredda, Giuseppe Cugusi, Roberto Contini, Maria Carla Corrias, Tore Aru e Ilenia Nieddu.
A conclusione delle discese una spettacolare ‘remada’, suggestiva e spettacolare quanto quella proposta dai capi corsa della Sartiglia maggiore.
Le pariglie dei mini-cavalieri non sono state tutte impeccabili e le polemiche del post-evento non sono servite a migliorarle. La Sartigliedda è molto sentita dai giovani cavalieri, è per loro che è stata ideata ed è da loro che viene svolta per puro divertimento e passione. L’emozione di correre sul percorso di via Duomo è tanta e comprensibile ancor più se si parla di ragazzi che per la prima volta fanno parte di questa manifestazione.
Il martedì, per il Gremio dei falegnami, la scelta del presidente Vincenzo Mattana è ricaduta su Furio Tocco, sartigliante dal 1981, che della passione per i cavalli ne ha fatto il suo mestiere. Al suo fianco altri due esperti cavalieri Filippo Bonsignore e Antonello Bassu.
La vestizione per il Gremio dei falegnami si è svolta all’interno di una ‘lolla’ campidanese in via Solferino, che ospita l’evento ormai da qualche anno.
Gli occhi di Furio Tocco salendo sulla ‘mesitta’ non celavano l’emozione. Perfetta e puntuale la vestizione, un particolare importante è stata sicuramente la maschera indossata dal capo corsa: la più piccola e la più antica, che negli anni 60’ era stata quasi distrutta da una rovinosa caduta, una volta restaurata è stata usata solamente nel 1991, anno in cui è stato Componidori Pasquale Forgillo e presidente del Gremio lo stesso Vincenzo Mattana.
Il pubblico presente durante la vestizione ha aspettato impazientemente l’entrata del cavallo che poi ha stupito tutti per la bellezza e l’eleganza delle sue bardature. Infatti, per l’occasione, la moglie del capo corsa ha voluto rappresentare con nastri e bardature il ‘candore di una sposa’; nastro bianco e perline, tante perline, per le rosette e rigorosamente bianche tutte le altre bardature, redini comprese. Il meraviglioso contrasto con il manto baio del cavallo ne esaltava l’effetto.
Diversa, rispetto a quanto fatto da Attilio Balduzzi, e coraggiosa è stata la scelta di Furio Tocco riguardo alle discese alla stella; la notizia di chiudere la corsa alla stella entro le 15.30 aleggiava nell’aria da giorni, ma nessuno o quasi ci ha creduto sul serio fino a ieri. Con stupore degli addetti ai lavori e del pubblico alle 15.20 con 50 discese, 12 stelle d’argento e 4 d’oro su Componidori ha chiuso la corsa in via Duomo con una spettacolare ‘remada’.
Le dodici stelle d’argento portano i nomi di Furio Tocco, Corrado Massidda, Federico Fadda, Antonello Mele, Pasquale Forgillo, Fabrizio Manca, Giampaolo Mugheddu, Cristian B. Ecca, Luca Murtas, Angelo Mereu, Francesco Loi e Paolo Pippia. Le quattro stelle d’oro invece sono state appuntate sul petto di Antonello Bassu, Davide Musu, Andrea Brai e Maurizio Casu.
Lo spettacolo delle pariglie è stato avvincente sia domenica che martedì: tante le pariglie che hanno fatto l’en plein riuscendo in spettacolari acrobazie entrambi i giorni, tra queste quella di Davide Fiori, Roberto Dettori, Rodolfo Manni che ha presentato la piramide e quella di Giovanni Uteri, Francesco Carboni, Daniele Mattu con il ponte aereo.
Altrettante la pariglie che sono riuscite a rifarsi della esibizione non riuscita alla domenica; una su tutte quella di Emanuela Colombino, Antonio Giandolfi, Paolo Soddu che, dopo la sfortunata caduta durante la Sartiglia dei contadini, hanno presentato ieri un bellissimo tre su tre con centrale girato e in equilibrio su una gamba sola. Per una pariglia che si riscatta un’altra che non viene premiata dalla sorte, rovinosa la caduta che martedì per qualche minuto ha lasciato tutto il pubblico con il fiato sospeso. Poco dopo l’uscita da ‘su brocciu’ la pariglia di Marco Vidili, Giuseppe Sedda, Claudio Tuveri ha perso l’equilibro e a cadere sulla sabbia sono stati Vidili e Tuveri, con il primo ad avere la peggio. Marco Vidili infatti, cavaliere esperto e sartigliante da tanti anni, è finito all’ospedale; una sfortunatissima ricorrenza che si è verificata anche l’anno scorso.