A ottobre i gremi della Sardegna insieme per un coordinamento regionale

3 Giu 2014

Sono trascorsi 150 anni dall’approvazione della legge n. 1797 del 1864 con la quale furono abolite le Corporazioni di Mestiere.

Pur avendone vietato la funzione regolatrice delle rispettive attività, i gremi in Sardegna continuano a esistere e a ricoprire importanti funzioni religioso – devozionali e culturali. In molti casi rappresentano un importante patrimonio e risorsa per la Sardegna (come ad esempio nel caso della Sartiglia di Oristano e dei Candelieri di Sassari) essendo depositari della storia e delle tradizioni delle proprie comunità.

Nei giorni scorsi, in occasione dell’anniversario della promulgazione della legge che li aboliva, i gremi si sono dati appuntamento a Oristano per un confronto sulle tematiche comuni.

Nell’auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni erano presenti le rappresentanze dei gremi delle città di Alghero, Iglesias, Oristano (Contadini, Falegnami e Muratori) e Sassari (Calzolai, Fabbri, Macellai, Massai, Ortolani, Piccapietre e Sarti), mentre quelli che non hanno potuto garantire la presenza hanno comunque aderito all’iniziativa manifestando la disponibilità a futuri incontri.

Durante l’incontro si è discusso di percorsi da condividere per realizzare attività finalizzate alla valorizzazione della propria identità e alla creazione di una struttura a livello regionale di indirizzo e raccordo.

Per questo motivo nel mese di ottobre si terrà un’assemblea regionale di tutti i gremi in occasione della quale formalizzare la nascita di un organismo di coordinamento e indirizzo, elaborare una strategia di intervento e un calendario di iniziative.

 

 

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