Giornate della storia - La Sartiglia nell'elenco nazionale delle grandi manifestazioni storiche
C’è anche la Sartiglia tra le manifestazioni inserite nella proposta di legge in discussione alla Camera sulla promozione, sostegno e valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici.
Tra i firmatari anche il Deputato oristanese Caterina Pes, relatrice in commissione, che sabato ha presentato i contenuti delle nuove norme nel corso del convegno “Cultura è turismo: la Sartiglia di Oristano. Sostegno, valorizzazione e promozione, azioni compiute e prospettive future” organizzato all’Archivio di Stato di Oristano dalla Fondazione Sa Sartiglia nell’ambito delle Giornate nazionale della storia.
Al centro del convegno la valorizzazione del rapporto tra cultura e turismo con un occhio di riguardo, nel nostro territorio, alla Sartiglia.
“Tra le principali rievocazioni storiche organizzate ogni anno nelle varie località possono essere menzionate, a mero titolo esemplificativo, il Gioco del Ponte di Pisa, la Quintana di Ascoli Piceno, la Festa del duca a Urbino, il Palio di San Floriano a Jesi, il famosissimo Palio di Siena, la Sartiglia di Oristano, la Regata delle antiche Repubbliche Marinare di Amalfi, il Palio di San Donato, la Messa dello spadone di Cividale del Friuli, i Fasti Verolani in provincia di Frosinone, la Dama castellana di Conegliano, la Partita degli Scacchi viventi di Marostica, il Palio di Isola Dovarese di Cremona e numerosi altri ancora – recita la proposta di legge -. Oltre a costituire eventi culturali, queste particolari forme di rievocazione storica permettono di creare occupazione, turismo e indotto economico. Si pensi, infatti, che, per ogni manifestazione storica, regata, palio o giostra, si registrano in media circa 24.000 presenze. Il tasso di autofinanziamento di tali eventi, peraltro, è elevatissimo (60 per cento contro il 39,40 per cento di finanziamento pubblico), ottenuto tramite sponsorizzazioni, vendita di prodotti, di servizi e di biglietti, nonché contributi degli associati. Il volume di affari è elevato e si attesta su svariati milioni di euro tra indotto diretto e indiretto. Nell’80 per cento dei casi tale dato è costante nel tempo e nel 16 per cento delle manifestazioni più importanti il dato è in forte crescita. Anche l’effetto sull’occupazione è considerevole: per ogni manifestazione storica sono coinvolti in media circa 450 occupati, tra volontari e assunti a tempo determinato e, considerando il dato medio valido per l’universo dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici in Italia, il volume complessivo di affari generato arriva, tra impatto diretto e indiretto, attorno ai 650 milioni di euro, con un pubblico medio annuo di circa 600.000 persone”.
L’intento della proposta di legge è disciplinare le manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici, non solo come veri e propri eventi culturali, ma anche come strumenti capaci di creare lavoro e sviluppo economico per il Paese. Dopo l’esame in commissione il testo passerà all’esame dell’aula istituendo l’Albo nazionale delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici, disciplinato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e istituendo un Fondo per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici e prevedendo agevolazioni fiscali.
Degli interventi del MiBACT a favore dei beni culturali ha parlato anche Michela Poddigue con una relazione della direttrice dell’Archivio di Stato Carla Ferrante, soffermandosi sui contributi ai Carnevali Storici e sull’Art Bonus che consente la detrazione dalle imposte fino al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.
L’Archivio di Stato di Oristano vorrebbe utilizzare questa opportunità per candidare il restauro dello Statuto del Gremio dei calzolai.
La valutazione dell’impatto economico degli eventi culturali sull’economia locale e regionale e i risultati delle interviste effettuate ai turisti durante la Sartiglia sono state al centro degli interventi di Stefano Usai, del Crenos dell’Università di Cagliari, e Giuseppe Melis, dell’Università di Cagliari.
I primi risultati sono eccellenti per la Sartiglia di Oristano che gode di un altissimo livello di soddisfazione da parte dei turisti: il 97 è contento della manifestazione.
Tanti gli elementi messi in luce dallo studio condotto attraverso la somministrazione di 443 questionari (240 nel 2014 e 203 nel 2015) ai turisti presenti a Oristano per assistere alla Sartiglia. I dati mettono in luce il gradimento e una diffusa soddisfazione per la manifestazione. Nel 2015 il 78% dei turisti intervistati era italiano e il 12% proveniente dall’estero, il 35% giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, il 38% tra i 36 e i 56 anni e il 27% over 56, soprattutto impiegati (21,5%), pensionati (15%) e liberi professionisti (14,5%). La Sartiglia dimostra una capacità di creare un legame duraturo con i visitatori. Il 58,49% degli intervistati ha dichiarato di averla vista più di 4 volte e solo il 10,38% una sola volta. Il 40,91% ha assistito insieme al partner e il 25,21% con amici. L’86% degli intervistati ha dichiarato di essersi recato a Oristano appositamente per assistere alla Sartiglia. Solo il 14% non lo aveva programmato, ma era in città per visitare la famiglia, in vacanza o per ragioni di studio o lavoro. Oltre l’80% dei turisti ha trovato alloggio a Oristano, ma qualcuno si è sistemato a Cabras, Cagliari, Arborea, Santa Giusta e Terralba. L’hotel è la sistemazione preferita (quasi il 45%), molti (il 25%) riescono a trovare ospitalità da parenti e amici, mentre sono in crescita i bed & breakfast (vicini al 20%).
Il convegno si è aperto con i saluti del Presidente della Fondazione Sa Sartiglia Guido Tendas e del Consigliere nazionale della Federazione italiana Giochi storici Maurizio Casu.