A Gabriella Collu la Camelia 2016

3 Feb 2016

Gabriella Collu è la Camelia 2016, premio che viene attribuito a una donna per celebrare tutte le donne che vivono attivamente e appassionatamente i colori, i profumi, i suoni, i cerimoniali, le tensioni, la gioia e l’ebbrezza della Sartiglia.

Sarà premiata per essere stata Massaiedda ininterrottamente dal 1964 (Componidori Antonio Sanna), fino al 1980. Per ben tre anni addirittura fu Massaiedda per entrambi i gremi. Fu Massaia Manna per la prima volta nel 1981 (Componidori Paolo Casu) e continuò sino al 1988 (Componidori Giancarlo Caddeo). Fu ancora Massaia Manna nel 2010 (Componidori Elisabetta Sechi).

Gabriella Collu riceverà la Camelia 2016, realizzata da Alessandra Raggio in ceramica la sera di lunedì 8 febbraio, durante la rassegna di cori organizzata dal coro Maurizio Carta, “Cantando a carnevale”, nell’Auditorium di San Domenico in via Lamarmora.

Il premio Camelia s’inserisce nella manifestazione “Il Cavaliere e la Camelia”, voluta dal regista oristanese Filippo Martinez per omaggiare la sacralità del Componidori e alle donne della Sartiglia.

Questo il programma. Si parte giovedì 4 febbraio, alle 19.30, allo Spazio Cominacini, in via Serneste 1, con l’inaugurazione della “Il Cavaliere e la Camelia – omaggio alla sacralità del Componidori e alle donne della Sartiglia” .
Le porte della mostra si apriranno, com’è ormai tradizione, alle note del brano “Sa Sartiglia” eseguito dal Coro Maurizio Carta diretto dal maestro Salvatore Saba. Inaugureranno la mostra Sandro Urpis e suo padre Ezechiele, creatori di stelle. Ezechiele, scomparso da tempo, sarà presente solo con lo spirito e con la memoria, mentre Sandro taglierà materialmente il nastro.
“Pochissimi sanno”, spiega Filippo Martinez, “che negli anni ’30 fu proprio Ezechiele Urpis a inventare quello che ormai è diventato il simbolo immaginifico della giostra: la stella; prima infatti si correva all’anello. Per rendergliene ufficialmente merito, il figlio riceverà una piccola memoria realizzata in onore di Ezechiele dall’artista Carmine Piras”.
Tutta la cerimonia sarà contrappuntata dai brindisi offerti dalla Cantina della Vernaccia di Oristano; brindisi che si protrarranno ininterrottamente durante tutto il periodo della mostra.
Nello Spazio Cominacini per celebrare i due aspetti fondamentali della Sartiglia: la sacralità del Componidori e il ruolo delle donne in tutte le fasi organizzative e cerimoniali, sarà esposta una serie di dipinti di Filippo Martinez sul tema del Cavaliere Infinito, la Camelia 2016 in ceramica realizzata da Alessandra Raggio, le tavole didattiche dal periodico Eleonora e un pannello di foto con le immagini di donne della Sartiglia raccolte sulla pagina Facebook della manifestazione. Si potrà infine visitare la sala del trittico luminoso del Cavaliere Infinito (con una stella fluttuante in onore di Ezechiele Urpis) e assistere alle microconferenze di Roger Emmi (storico banditore e filologo della giostra) e dello stesso Filippo Martinez (Maschera d’argento 2010).

La mostra sarà aperta sino a mercoledì 10 febbraio dalle ore 11 (per le scuole dalle 8,30) alle 13 e dalle 17 alle 21

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